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Cosa fare in caso di decesso
Disposizioni burocratiche e regolamenti Lucignano
Successione
Si attua quando il patrimonio di un soggetto passa ad altri soggetti, in seguito a un decesso. Se nel patrimonio del deceduto sono presenti beni immobili, entro dodici mesi dalla morte, si deve presentare all’agenzia delle entrate la
dichiarazione di successione
. Una volta effettuate le verifiche fiscali, sarà valutata l’
imposta di successione
che varierà sulla base del grado di parentela e della quota ereditaria. La pratica, unitamente alla ricevuta di pagamento, vanno consegnate all’ufficio delle entrate. La successione può essere di due tipi, in base a tale distinzione variano gli obblighi tributari e quelli giuridici:
Legittima: il deceduto non ha lasciato testamento. I successori ereditano il patrimonio secondo il rapporto di parentela stabilito dalla legge.
Testamentaria: il deceduto ha lasciato testamento e l’eredità si trasferisce alle persone citate nel documento e seguendo le quote prefissate in esso.
Se uno o più successori legittimati ritengono che il testamento leda i propri diritti possono impugnarlo. Di fronte all’eredità, i successori hanno tre possibili opzioni:
Accettarla in modo puro e semplice.
Accettarla con beneficio di inventario.
Rifiutarla con un atto eseguito in tribunale.
Hanno diritto a ereditare:
Coniuge.
Figli (quote diverse a seconda del loro numero).
Ascendenti (genitori e/o nonni).
Fratelli, se il deceduto non aveva figli.
Nel caso in cui il defunto non fosse coniugato e non avesse figli, l’eredità spetta ai parenti entro il 6° grado, seguendo ordine e quote dettate dal Codice Civile. Se non esistono parenti entro il 6° grado, l’eredità si trasferisce allo Stato.
Accettare la successione con beneficio di inventario
consente di differenziare il patrimonio del deceduto da quello dei successori, così gli eredi non sono tenuti a pagare eventuali debiti ereditati che superino il valore dei beni ottenuti mediante la successione. L’inventario è un elenco dei crediti e dei debiti (beni immobili e/o mobili) del deceduto. Esso deve essere redatto, entro tre mesi dal giorno del decesso, dal cancelliere del tribunale o da un notaio. Eredi minorenni, interdetti o inabilitati sono obbligati ad accettare la successione con beneficio di inventario; il procedimento può essere iniziato da uno solo dei successori.
Se si rifiuta la successione, non si ereditano né i beni del deceduto né i suoi debiti. Se esistono altri aventi diritto all’eredità, la parte di colui che ha rifiutato sarà suddivisa tra di loro oppure trasferita per rappresentazione. Il rifiuto della successione deve essere presentato presso il tribunale o un notaio. Il coniuge rinunciatario mantiene il diritto all’abitazione e alla pensione diretta. La dichiarazione di successione deve essere avanzata se il defunto aveva tra i suoi possedimenti fabbricati e/o terreni. Nel caso in cui il deceduto avesse solo beni mobili, bisogna verificare se sussiste l’obbligo di presentarla.
La dichiarazione di successione deve essere presentata in alcuni casi specifici
:
L’eredita comprende beni immobili.
Il defunto aveva beni mobili e immobili (deposito titoli, conti correnti, ecc.).
Il totale dei beni mobili del defunto aveva un valore complessivo superiore a 25.822 euro.
I successori non avevano una parentela in linea retta con il defunto.
Il defunto ha lasciato testamento.
Si è esonerati dal presentare la dichiarazione se:
Il defunto non possedeva beni immobili.
Il totale dei beni mobili aveva un valore inferiore a 25.822 euro.
Gli eredi avevano una parentela in linea retta.
Testamento
Deve essere pubblicato presso un notaio, ciò consente ai familiari del defunto, a coloro cui spetta l’eredità e ai creditori di conoscerne il contenuto. Per sbrigare tutte le pratiche burocratiche si può incaricare il notaio o, in alternativa, rivolgersi a un patronato. Una volta effettuata la pubblicazione, può essere stilata la dichiarazione di successione e poi si può procedere con la divisione dell’eredità.
Pensione
Il decesso deve essere riferito telematicamente all’istituto previdenziale, congiuntamente alla richiesta di reversibilità per il coniuge (pensione diretta) oppure la riscossione di quanto maturato (pensione indiretta), per coloro che ne hanno diritto. Pensione INPS: si è obbligati a comunicare alle anagrafi comunali il decesso, queste poi, entro 48 ore dalla morte, devono avvisare per via telematica l’INPS. I medici necroscopi, dal 1° gennaio 2015, devono spedire il certificato di accertamento del decesso al Comune e all’INPS, entro 48 ore dalla morte, mediante servizio online dedicato. Pensione di reversibilità (o diretta): compete ad alcuni familiari superstiti, se il defunto era già titolare di una pensione o aveva già maturato il diritto a essa. Possono presentare la richiesta di reversibilità:
Coniuge.
Coniuge separato, nel caso in cui il deceduto fosse iscritto all’ente previdenziale prima della sentenza di separazione.
Coniuge separato con “addebito”, se titolare di assegno alimentare a carico del coniuge defunto.
Coniuge divorziato, se ha diritto ad assegno di divorzio e non si è di nuovo coniugato e inoltre, se il defunto era già iscritto all’ente previdenziale, prima che fosse pronunciata la sentenza di divorzio. Se, invece, il deceduto aveva contratto un nuovo matrimonio, la quota di reversibilità deve essere suddivisa tra l’attuale coniuge e quello divorziato. In caso di morte di uno dei coniugi titolari della pensione, il sopravvissuto potrà disporre della quota intera. Se il coniuge, cui spetta la reversibilità, contrae un nuovo matrimonio, perderà il diritto alla pensione diretta, gli verrà invece liquidata una somma ventisei volte la cifra della pensione percepita sino alla data del nuovo matrimonio.
Figli minorenni (naturali, legittimi, adottivi, riconosciuti legalmente, legittimati); studenti di scuola media superiore tra i 18 e i 21 anni, disoccupati e a carico del genitore defunto; studenti universitari disoccupati e a carico del deceduto (solo per la durata del corso legale di laurea, non oltre i 26 anni); inabili di qualsiasi età, a carico del genitore defunto.
Nipoti eguagliati dalla Corte Costituzionale ai figli legittimati, tra gli aventi diritto alla pensione diretta, ma devono essere a carico del defunto e minorenni.
Banca - istituti di credito
Se la successione include depositi titoli, conti correnti, azioni, fondi di investimento, obbligazioni, libretti postali, buoni postali fruttiferi, cassette di sicurezza, altre attività bancarie, si deve notificare il decesso del familiare all’istituto postale o bancario presso il quale vigevano tali rapporti. Oltre alla comunicazione di morte, si devono presentare dei documenti:
Certificato di morte.
Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Alla notifica del decesso, il conto del defunto è bloccato fino a quando non sarà presentato un atto notorio che certifichi gli eredi. Se esistono dei cointestatari, questi dovranno aprire un altro conto e variare gli appoggi bancari delle eventuali utenze. Per poter scongelare il conto si devono consegnare:
Dichiarazione della banca, della finanziaria o della posta che contenga tutte le attività effettuate dal deceduto e il saldo alla data della morte.
Certificato di morte originale.
Certificato di matrimonio con nota del regime patrimoniale del deceduto.
Fotocopia del documento di identità e codice fiscale del defunto.
Stato di famiglia storico del deceduto.
Fotocopie dei documenti di identità e codici fiscali di tutti i successori.
Stati di famiglia dei successori.
Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Copia conforme del testamento.
Originale della rinuncia alla successione, se uno o più successori l’hanno presentata.
Copie dei contratti con l’istituto di credito.
Copia della sentenza di separazione.
Buoni postali fruttiferi.
La
dichiarazione di sussistenza o di credito
, rilasciata dalla Banca o dalle Poste, riporterà tutto ciò che era intestato al deceduto e sarà emessa in seguito alla consegna del certificato di morte e della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Assicurazioni
Si deve riferire l’avvenuto decesso e consegnare il certificato di morte alle società intestatarie di polizze su auto, infortuni o rischi di morte. Per la polizza RC auto, i successori dispongono di sei mesi per fare la voltura del veicolo. Se esistono più successori, il veicolo sarà cointestato; se tutti i successori approvano, l’auto può essere intestata a uno solo degli eredi. Per la successione e per effettuare il passaggio di proprietà è bene rivolgersi ad agenzie di pratiche auto, entro sessanta giorni dalla morte del familiare. Se non si effettua l’intestazione a un’unica persona, si può andare incontro a problemi assicurativi: alcune compagnie non concedono polizze emesse per veicoli con più intestatari. Per ovviare il problema, è possibile porre nella voltura, come primo intestatario, il soggetto che usufruisce del veicolo. Se la società assicurativa non accoglie neppure questa soluzione, è necessario fare una seconda voltura, da tutti i successori all’utilizzatore. Classe di merito e trasferibilità:
La nuova polizza avrà la classe peggiore posseduta da uno dei successori, se il veicolo è intestato a tutti i successori non conviventi.
la nuova polizza avrà la classe migliore tra quelle possedute dai successori, se il veicolo è intestato a tutti i successori conviventi.
Si applica la legge Bersani, se il veicolo è intestato a uno solo dei successori, convivente.
La polizza avrà la classe di merito peggiore o uguale a quella posseduta da un’altra persona che con lui convive, se il veicolo è intestato a uno solo degli eredi, non convivente.
Utenze
Modifiche di intestazioni devono essere trasmesse alle ditte fornitrici dei dispositivi per la distribuzione di gas, acqua, luce e utenze telefoniche. Inoltre, va annullata o modificata l’intestazione della cartella esattoriale della tassa di smaltimento rifiuti e dell’IMU presso l’ufficio comunale.
Abbonamento RAI
Si può annullare mediante raccomandata oppure si può variare l’intestatario, sostituendolo con un altro soggetto che non possieda già un altro abbonamento.
Armi da fuoco
Entro otto giorni dalla morte, se il deceduto aveva munizioni, armi da fuoco o altro materiale che necessita di denuncia, si deve riferire del cambio di detenzione ai carabinieri di zona o al commissariato di polizia. I pubblici ufficiali redigeranno un verbale di ritrovamento e poi prenderanno in consegna il materiale. Successivamente, si potrà fare richiesta di nulla osta, per rientrarne in possesso.
Dichiarazione dei redditi
L’anno relativo alla morte di un familiare, deve essere eseguita da uno dei successori mediante Modello Unico.
Detrazione delle spese funebri
E' possibile fare richiesta della detrazione d’imposta del 19% (294,50 euro) su un totale di 1.550 euro, l’anno seguente a quello in cui è stato liquidato il funerale. Dal 2016, questo tipo di richiesta può essere presentata anche da coloro che non avevano alcun legame di parentela con il deceduto. Se a sostenere le spese del funerale sono stati più soggetti, la cifra detraibile rimane la stessa ma gli aventi diritto alla detrazione possono presentare una dichiarazione di suddivisione delle spese.